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La "Fondazione Ugo Da Como" di Lonato.

Aggiornamento: 7 nov 2020

Un prezioso e unico tesoro nella Rocca Viscontea di Lonato.

 
Fondazione Ugo Da Como
La Fondazione Ugo Da Como
 

La Fondazione

La Fondazione che ha sede a Lonato del Garda (Brescia) fu voluta dal Senatore bresciano Ugo Da Como (1869-1941). Istituita con Decreto Regio nel 1942 è ancora oggi una Istituzione privata ma totalmente aperta al pubblico. Lo scopo statutario della Fondazione è quello di “promuovere ed incoraggiare gli studi, stimolandone l’amore nei giovani” ed esplica la sua attività curando la conservazione delle collezioni storiche, librarie, archivistiche e artistiche, oltre che del cospicuo patrimonio architettonico monumentale. Istituisce inoltre borse di studio e di perfezionamento, promuove pubblicazioni inerenti il territorio bresciano e benacense. La Fondazione fa capo ad un eccezionale complesso monumentale che comprende la Casa-museo detta del Podestà, la Rocca visconteo veneta e un piccolo gruppo di antichi edifici facenti parte del borgo medievale lonatese.

Il Museo e la Rocca che ospita anche il Museo Civico Ornitologico sono aperti tutto l'anno ai visitatori; la Biblioteca e gli Archivi sono a disposizione degli studiosi concordando uno speciale appuntamento.


La Casa del podestà

La Casa del Podestà sorse verso la metà del Quattrocento quale sede del rappresentante di Venezia, cui era demandato il controllo del territorio. Lonato fu sottoposta alla dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia dal 1441 per oltre 350 anni, interrotti solamente dal breve governo del marchese Francesco Gonzaga (dal 1509 al 1516). Dopo che Napoleone cedette Venezia all'Austria, la Casa del Podestà passò prima di proprietà del demanio austriaco (che ne fece una caserma) ed in seguito al comune di Lonato che si disinteressò completamente dell'edificio. Nel 1906 venne acquistata ad un'asta pubblica dall'allora avvocato e deputato liberale Ugo Da Como. Questi, consapevole dell'importanza storica del luogo, la fece completamente "restaurare" dal maggiore architetto bresciano: Antonio Tagliaferri (1835-1909).

L'intento del committente era quello di restituire l'antica dignità all'edificio veneto corredandolo di una serie di arredi adeguati che ne facessero una Casa-museo da abitare, secondo una moda molto diffusa tra '800 e '900. La casa venne abitata fino al 1941 da Ugo Da Como che morì proprio a Lonato e dalla moglie Maria Glisenti che morì nel 1944. L'identità di questa dimora borghese si è mantenuta inalterata sino ad oggi. La Casa del Podestà è una vera e propria “casa Biblioteca” che conserva una raccolta di circa 50.000 volumi che può essere annoverata tra le collezioni private più importanti in Italia settentrionale. Fa parte di un complesso monumentale di straordinaria bellezza, dominato dalla grandiosa Rocca visconteo-veneta.

 
Rocca di Lonato
La Rocca Veneto-Viscontea di Lonato.

Il Castello di Lonato.


Comunemente denominato Rocca, si erge sulla sommità di uno dei rilievi dell’anfiteatro morenico che domina, da un lato, la parte meridionale del lago di Garda e, dall'altro, il centro storico del paese che si estende fino a lambire le prime terre della Pianura Padana.

La fortificazione, destinata prettamente ad esigenze di ordine militare e difensivo, si presenta come una delle più imponenti di tutta la Lombardia; la sua pianta irregolare rivela infatti una struttura lunga quasi 180 metri e larga mediamente 45 metri. Due sono i corpi che, a livelli differenti, la compongono: la Rocchetta nella parte più alta e, più in basso, quello che è denominato il Quartiere Principale.

Nonostante la dominazione dei Visconti e degli Scaligeri, l’intero complesso, composto da grossi ciottoli morenici, presenta una merlatura di tipologia guelfa, frutto sicuramente di restauri eseguiti nel corso del tempo. Al Castello si accede dal suo lato meridionale tramite una porta ed un ponte levatoio cui si giunge percorrendo i viali e i percorsi pedonali del grande parco che collega la Casa del Podestà alla Rocca. Le sale della Casa del Capitano nella Rocchetta ospitano il Museo Civico Ornitologico la cui collezione deriva dalle raccolte dell’ornitologo Gustavo Adolfo Carlotto (1886-1970).

I circa settecento esemplari rappresentano in maniera pressoché completa l’avifauna italiana e il loro notevole stato di conservazione si deve agli interventi di Marco Gianese, tassidermista di fama, che si dedicò alla loro imbalsamazione.



 

Vi invito a visitare il web site della Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda all'indirizzo


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